La climatizzazione consiste nel controllo simultaneo e interdipendente di quattro condizioni fondamentali che si realizzano in ambiente: la temperatura, l'umidità, il movimento e la qualità dell'aria.
Il successo di ogni impianto di climatizzazione, piccolo o grande che sia, consiste nel mantenere il controllo di queste variabili, attraverso le quali si realizza il benessere termoigrometrico delle persone.La finalità degli impianti di climatizzazione è quindi quella di creare nei vari ambienti aziendali o d'abitazione le condizioni più opportune per la vita delle persone.
Generalmente, in funzione delle dimensioni da servire, gli impianti per la climatizzazione si suddividono in due tipologie: industriali e civili.
La climatizzazione di un ambiente comprende, in relazione alle caratteristiche del clima esterno e dell'attività interna le funzioni di riscaldamento o raffrescamento, ventilazione con o senza filtraggio dell'aria, umidificazione o deumidificazione.
I sistemi di climatizzazione sono composti da:
- Una centrale di produzione di calore o refrigerazione
- Una rete di distribuzione dei fluidi vettore ossia acqua, aria e gas refrigeranti
- Dei terminali di diffusione (a convezione, conduzione, irraggiamento)
- Dei sistemi di regolazione ovvero centraline, cronotermostati,valvola termostatiche
Dal punto di vista delle fonti energetiche utilizzate e dell'approccio rispetto alla sostenibilità ambientale, la climatizzazione può essere:
- Artificiale, se basata interamente su fonti non rinnovabili, quali i combustibili fossili (per riscaldamento) o l'elettricità (per raffrescamento e ventilazione)
- Naturale (o bioclimatizzazione), se basata sull'utilizzo di risorse rinnovabili e di sistemi di riscaldamento solari, di ventilazione naturale, di raffrescamento passivo (microclimatico, geotermico, evaporativo, radiativo)
- Ibrida, se utilizza entrambi i tipi precedenti, in modo integrato (nello spazio e nel tempo)